Leonardo Diana

12 dicembre2017 ore 21.00  c/o DiDstudio, Fabbrica del Vapore, Milano
LEONARDO DIANA
EGON: Introspettiva da Klimt a Schiele

coreografia: Leonardo Diana
con: Barbara Carulli, Valentina Sechi, Naomi Segazzi, Leonardo Diana
video: PROFORMA – Nicola Buttari, Martino Chiti
musica: Andrea Serrapiglio, Luca Serrapiglio
light design: Gabriele Termine
Produzione Versiliadanza 2017

 

“Egon – introspettiva da Klimt e Schiele” è un progetto multidisciplinare incentrato sulla poetica dei pittori Gustav Klimt ed Egon Schiele, nella “grande Vienna” a cavallo del primo ‘900.
Lo spettacolo si sviluppa nella relazione tra corpo, gesto e nuove tecnologie (in particolare nella musica, nel video e nell’utilizzo di software) in una ricerca ispirata alla rappresentazione degli archetipi che mostrano le loro ambiguità, figli delle contraddizioni della società nella quale sono costretti a vivere, oggi come allora.
Lo sviluppo della coreografia si muoverà tra conflitti e opposizioni, generati da dicotomie e binomi come luce e ombra, eros e thanatos, apollineo e dionisiaco, simmetria e asimmetria, identità e doppio, riconoscimento e spaesamento.

 

Martin Schick

11 dicembre 2017 ore 21.00  c/o DiDstudio, Fabbrica del Vapore, Milano
MARTIN SCHICK
Halfbread Technique

Ideazione, performance scenografia, drammaturgia e amministrazione: Martin Schick con un danzatore proveniente da una nazione in difficoltà economiche
Ironicamente supportato dalla Fondation Nestlé pour l’Art
Si ringrazia Kiriakos Hadjiioannou

 

 

12 dicembre 2017 dalle ore 10.00 alle ore 13.00 c/oDiDstudio, Fabbrica del Vapore
MARTIN SCHICK
Masterclass
Dedicata a performer, artisti, danzatori, attori

 

 

HALFBREAD TECHNIQUE è parte delle LOW BUDGET SERIES, una serie di performance realizzate da Martin Schick e prodotte in condizioni low budget. Risultato di una ricerca sul post-capitalismo, il lavoro consiste in un dispositivo performativo di grande ironia in cui Martin Schick invita a riconsiderare la condivisione come risposta al sistema neoliberista. Con la collaborazione di un danzatore migrante e dell’audience stessa, mette in scena la relazione tra benefattori e beneficenza portando il concetto della carità ad un assurdo.
Martin Schick è un artista e performer svizzero freelance che vive e lavora in forma nomadica. I suoi lavori sono riconosciuti ed esposti internazionalmente da istituzioni e festival quali Manifesta 11, Theaterspektakel Zurich, PSA Shanghai or the Fringe Festival Beijing.

 

Salvo Lombardo

8 dicembre 2017 ore 21:00 c/o DiDstudio, Fabbrica del Vapore
SALVO LOMBARDO \ Chiasma
Present Continuous_white specific

ideazione, coreografia e regia Salvo Lombardo
performance Cesare Benedetti, Lucia Cammalleri, Daria Greco, Salvo Lombardo
collaborazione coreografica Daria Greco
disegno luci ed elementi scenografici Loris Giancola
elaborazioni sonore Fabrizio Alviti
produzione Festival Oriente Occidente
in coproduzione con Chiasma, Versiliadanza
con il sostegno di DiD Studio – Ariella Vidach AiEP, Versilia Danza, Anghiari Dance Hub, Teatri di Vita
un ringraziamento a Studio Azzurro – Area Ricerca Progressiva
durata 40 minuti

 

Dopo avere collezionato i movimenti e i gesti dei passanti con il progetto Casual bystanders e sviluppato le dinamiche del gioco e della socialità con il progetto Twister, Salvo Lombardo prosegue con Present continuous la sua indagine sul rapporto tra memoria, percezione e movimento nell’osservazione del reale. Un ready made gestuale in cui il pretesto cinetico della performance si basa sulla memoria condivisa di una stessa esperienza – una serata in un music club – durante la quale i performer hanno osservato e incamerato un sistema di posture, atti motori e modalità relazionali delle persone presenti.

 

BIO:
Salvo Lombardo, performer, coreografo e regista, ha approfondito gli interstizi tra la danza, il teatro e le arti visive collaborando con numerosi artisti del panorama italiano e internazionale sia in ambito teatrale che coreutico. I suoi lavori sono ospitati in molti festival, teatri e musei sia in Italia che all’estero. Fino al 2015 è stato co-fondatore e regista di Clinica Mammut. Nel 2015-2016 è stato coreografo residente ad Anghiari Dance Hub dove ha creato Casual Bystanders. Nel 2017 fonda il gruppo di lavoro Chiasma, impegnato nella realizzazione di azioni e manufatti in ambito performativo e artistico.

 

Compagnia Atacama

7 dicembre 2017 ore 21.00  c/o DiDstudio, Fabbrica del Vapore
ATACAMA
Migranti

Concept, Coreografia, Regia: Patrizia Cavola – Ivan Truol
Con: Stefania Di Donato, Linda Guerriero, Cristina Meloro, Deborah Patrizio
Musiche Originali: Epsilon Indi
Costumi: Medea Labate – Arianna Pioppi
Disegno Luci: Danila Blasi
Produzione: Atacama
Con il contributo di: MIBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Regione Lazio
Residenze: La Scatola Dell’Arte

 

Migranti della compagnia romana ATACAMA nasce dalla necessità di sondare, attraverso la creazione artistica, il tema delle migrazioni, la mobilità, territoriale e corporea, la diversità culturale e di esplorare il concetto di movimento interno ed esterno, del singolo e dei gruppi, direzioni e flussi migratori, spostamenti liberi e indotti, invasioni.
Entrare in questa ricerca implica porsi nell’ottica dello spostamento del singolo e del gruppo, della folla, degli stormi, delle mandrie, direzioni e percorsi, e intraprendere il viaggio per raggiungere un luogo altro. Opportunità o pericolo. Incontro, confronto, scontro.
Il progetto coreografico unisce l’elaborazione della danza/poesia fisica ad un lavoro di costruzione pittorico e visionario dell’immagine, all’uso della parola e del suono, all‘interazione con le musiche originali composte da Sergio De Vito – Epsilon Indi.
Chi pratica l’arte e in particolare la danza si confronta inevitabilmente e quotidianamente con il concetto di movimento e mobilità. Entrare in questa ricerca esplorando lo spostamento del singolo e del gruppo, della folla, degli stormi, delle mandrie. Direzioni e Percorsi. Intraprendere il viaggio e raggiungere un luogo altro, l’arrivo, gli sbarchi, l’approdo. L’incontro con l’altro. Il diverso. Opportunità o pericolo. Incontro, confronto, scontro.

 

“The language of eyes” di Barbara Berti
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