Vapore d’Estate | Huracan di Sofia Casprini e Loredana Tarnovschi | 10 settembre ore 20.30 | Messina 2

HURACAN

Huracan è una performance che coniuga arte visiva, suono e danza contemporanea. Nasce dal desiderio di immergersi in un ambiente a metà tra il surrealismo ed il concreto in cui riflettere su temi quali la nascita, la distruzione e la trasformazione. É la proposta di una genesi, dell’apparizione di un corpo segnato dalla contemporaneità.

Come una genesi che attraversa diverse fasi così anche il lavoro si sviluppa in una successione di eventi che modificano continuamente la densità energetica dell’ambiente e lo spazio scenico. Il corpo viene trattato come materia duttile che intraprende un viaggio e passa attraverso stadi ed atmosfere di diversa natura sia fisica che emotiva.

La prima fase ci fa entrare in un mondo che visivamente attinge ad una memoria immaginifica del passato. C’è un susseguirsi di forme plastiche che allegoricamente e a tempi alterni rimanda a simulacri totemici, a veneri steatopigie, a immagini iconoclastiche e a strutture del mondo naturale. Si attraversa una dimensione simbolica in cui questi involucri sono fortemente connessi e in costante e reciproca comunicazione spinta non tanto da una questione prossimale, quanto invece dalla condivisione dello stesso spazio e della stessa condizione fisica. L’ambiente sonoro è rarefatto, rimane astratto in contrapposizione alle forme che si contraggono, vibrano, collassano fino a rompersi progressivamente in favore di una struttura fisica che appare del tutto indefinita e inorganica.

L’ingresso nella seconda fase vede due masse, più che due corpi, strutturalmente frammentate e anatomicamente sconnesse, che non hanno una natura definita. La scena diventa come un microcosmo con riferimenti al mondo contemporaneo dove le figure appaiono squartate e a volte violente, disumanizzate. La partitura coreografica è dettata da un’esplorazione di peso, articolazione ed estensione delle diverse parti del corpo e dal tentativo continuo di sottrarsi alla forza di attrazione che esercita il suolo per acquisire una verticalità. Questi elementi costruiscono e definiscono nel tempo la meccanica del corpo in uno scenario alquanto distopico giocando con un ritmo sonoro interno che è imprevedibile ed irregolare. L’esperienza fisica è volutamente reale: il corpo, gradualmente acquista una verticalità, si allontana dal suolo ed entra in un campo energetico e dinamico intenso dove lo spazio subisce una spinta circolare vertiginosa e il suono interno si armonizza diventando come una lunga nota costante e continua. Si vede agire un corpo che fonde il selvaggio, il primigenio ed il materico con il culturale, il contemporaneo ed il simbolico.

Il termine Huracan fa riferimento alla divinità del fuoco, del vento e delle tempeste, spirito creatore responsabile dell’origine della vita. Allo stesso tempo, come un uragano che stravolge, distrugge e ricrea uno spazio, così lo scenario del lavoro viene continuamente trasformato. Alla fine, da creatore dinamico il corpo si trasforma in oggetto che subisce la dinamica stessa fino ad esserne travolto.

La terza e ultima fase si affaccia su un paesaggio spoglio e desolato dove gli involucri diventano detriti, carcasse, dove si scorge un corpo disgregato, le due figure finalmente si aprono alla relazione e nell’azione di sostenere il peso dell’altra si raccolgono e si accolgono. Trascinandosi l’un l’altra in uno stato di estrema fragilità lasciano emergere il nuovo stato. Le vediamo in volto, appaiono nella loro totale umanità, mostrandosi nella loro essenza, l’una simile all’altra, l’una davanti all’altra. In un gioco di delicati equilibri, nel gesto di rivolgersi verso l’altra scoprono loro stesse e il proprio corpo, un corpo umano, un corpo segnato.

 

BIOGRAFIE

Sofia nasce nel 1994 in provincia di Firenze. Prosegue il suo percorso accademico presso l’università Trinity Laban conservatoire of music and dance di Londra laureandosi nel 2016. Si specializza nella tecnica floorwork grazie a maestri Fernanda Prata, Jorge Crecis, Katie Lusby e Francisco Cordoba. Nel 2016 inizia a lavorare per la compagnia giovanile inglese EDge dance company, diretta da Jeanne Yasko. Collabora inoltre con compagnie quali Scottish dance theatre, Danish Dance theatre, Sasha Waltz and guests e lavora con coreografi quali Marina Collard, Zoi Dimitriou, Dam Van Huynh, Shobana Jeyasingh, Karen and Allen Kaeja e Tony Adigun. Dal 2017 si trasferisce a Milano iniziando a lavorare per Sanpapié Dance and Physical Theatre, diretta da Lara Guidetti, per Ariella Vidach Aiep ed in seguito per artisti internazionali quali Jonathan Burrows e Martin Talaga. Per la compagnia Sanpapié lavora anche come insegnante di teatro-danza e danza contemporanea. Tra i suoi titoli di studio appare il Master in performing arts ottenuto presso la London Contemporary dance school (2018). Avvia in seguito un suo percorso come danzautrice producendo alcuni lavori inediti tra cui Transférre, in collaborazione con Martina Monaco(2018), Origami, solo coreografico (2019) ed Huracan, in collaborazione con Loredana Tarnovschi (2020).

 

Loredana: conseguito il diploma linguistico la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, presso la quale si diploma nel 2016. Qui riceve una formazione salda e variegata arricchita dall’incontro con grandi personalità della danza contemporanea: Ariella Vidach, Paola Lattanzi, Enzo Cosimi, Davide Montagna, Maria Consagra, Billy Cowie. L’ultimo anno accademico è caratterizzato da una prolungata masterclass con Michele Di Stefano e Biagio Caravano della Compagnia MK che si conclude con il saggio di diploma Meteorologia, sette pezzi politici, che verrà replicato alla rassegna di danza contemporanea MORSI 2016. É interprete di Uccidiamo il Chiaro di luna, spettacolo futurista di Silvana Barbarini, riallestimento nell’ambito del Progetto RIC.CI. Nel 2016 entra a far parte della compagnia MK danzando in Robinson e Bermudas. Da marzo 2017 collabora con Ariella Vidach ed è interprete e danzatrice di TTB e 10 giardini da non perdere. Nel luglio 2017 lavora per Fattoria Vittadini all’interno del 43^ Festival della Valle d’Itria come danzatrice in tre opere liriche. In occasione dell’offerta formativa ” Post Diploma”, fortemente voluta da Marinella Guatterini, a settembre debutta a MORSI2017 insieme al nascente team coreografico LAAGAM, in veste di performer e coautrice.

 

CREDITS

Coreografe ed interpreti: Sofia Casprini e Loredana Tarnovschi

Produzione: Ariella Vidach AiEP

Costume designer: Marco Barbieri (DEM)

Costumi di scena: Viorica Tarnovschi e Antonio Abbruzzese

Musiche: Traccia originale a cura di Sofia Casprini

Light designer: Claudio Prati

 

INFO E PRENOTAZIONI

Spettacolo a ingresso gratuito

Prenotazione obbligatoria attraverso il seguente link: https://form.jotform.com/202013739208347