The Divine Cypher | 09 Ottobre – ore 19.30 | DiDstudio

Ideazione coreografica e scenografica, video, ricerca e interpretazione Ana Pi
Light Design Bia Kaysel
Reinterpretazione light design Jean-Marc Ségalen
Direzione di scena, in alternanza Bia Kaysel e Jean-Marc Ségalen
Musica e sonorità Jideh HIGH ELEMENTS, Emy de Pradines e Auguste de Pradines – Ezili Nenenn Ô, Julien Creuzet e Maya Deren
Ricordi veri, dialoghi sognati e/o collaborazioni multiple Katherine Dunham, Maya Deren, Emy de Pradines, Lumane Casimir, Martha Jean-Claude, Toto Bissainthe, Marie-Ange Aurilin, Ginite Popote, Tara El, Wendy Désert, Gerda Boisguené, Murielle Jassinthe, TRVANIA, Jenny Mezile
Prospettiva semiotica prof. Dr. Cida Moura
Sguardo filosofico prof. Dr. Maria Fernanda Novo
Prospettiva plastica Julien Creuzet
Filter design Emilien Colombier
Costumi Carla de Lá, Miliane e Isabella Rodsil
Contributi alla realizzazione scenografica Studio Julien Creuzet con Garance Cabrit e Louis Somveille
Produzione/diffusione Sarah Becher
Comunicazione/stampa Louise Marion
Produzione NA MATA LAB
Produzione esecutiva Latitudes Prod. – Lilla
Coproduzioni The Patricia Phelps de Cisneros Research Institute for the Study of Art from Latin America & Museum of Modern Art, New York, USA; Terra Batida, Alkantara, Portogallo ; Be My Guest — Réseau International pour les pratiques émergentes ; La Briqueterie CDCN du Val-de-Marne ; CNDC, Angers ; Kunstencentrum Vooruit, Gand – nell’ambito del programma di cooperazione Hauts-de-France / Fiandre.
Coproduzione cinematografica con la partecipazione della Fondation Cartier pour l’art contemporain’s Soirées Nomades
Il progetto è sostenuto dallo Spedidam, dalla Regione Ile-de-France e dal DRAC Ile-de-France

Per la sua nuova creazione, all’incrocio tra l’immagine e il corpo, il visivo e il vivente, Ana Pi conduce una ricerca poetica e politica ad Haiti sui gesti sacri ancestrali e sulla loro perpetuazione nell’immaginario di oggi. Un momento di apprendimento dai suoi contemporanei, artisti haitiani transdisciplinari. Un momento di dialogo con il fantasmagorico cineasta sperimentale Maya Deren e gli archivi che ci ha offerto.

Le due donne condividono lo stesso processo creativo trasversale di assoluta curiosità, che coniuga il processo artistico con una metodologia di ricerca. Maya Deren, dagli anni ‘40 in poi, studia in maniera empirica la cultura haitiana, le sue danze e l’eredità Voudoun; un’esperienza riprodotta nel libro The Divine Horsemen: The Living Gods of Haiti e nell’omonimo documentario postumo uscito nel 1985.

Ana Pi intreccia in una stessa mossa fragilità ed equilibrio, archivi, immagini del passato e futuro. Grazie al conseguimento di una borsa di studio assegnata da MOMA -l Museum of Modern Art di New York City e dal Cisneros Institute per questa creazione, osserva come queste danze sacre sono state preservate e come risuonano oggi. Qual è la loro memoria? Che ruolo gioca il video nella trasmissione di queste pratiche? Come allargare questo cerchio, questo giro di gesti fantastici? The Divine Cypher si muove tra immagine e danza, finzione e viaggi nel tempo, ispirandosi ai gesti e ai sogni filmati di Maya Deren o a quelli della sua predecessora, Katherine Dunham.

BIOGRAFIA
Artista coreografica e di immagini, ricercatrice di danze afro-diasporiche e urbane, danzatrice estemporanea e pedagoga, le sue pratiche si intrecciano attraverso l’atto del viaggiare. Il suo lavoro si colloca tra le nozioni di transito, spostamento, appartenenza, sovrapposizione, memoria, colori e gesti ordinari. Nel 2020 crea la struttura NA MATA LAB. Tra le sue opere audiovisive spiccano NoirBLUE (2018 – 27′), il suo primo documentario, e VÓS (2011 – 5’30), il suo primo video saggio. THE DIVINE CYPHER, Fumaça, Meditation on Beauty, èscultura, O B?NQUETE, COROA, NoirBLUE, DRW2 e Le Tour du Monde des Danses Urbaines en 10 villes, lavori che articolano coreografia, discorso e installazione. AZIENDA AZIENDALE; danças periféricas, gestos sagrados è il nome della pratica che sviluppa e condivide dal 2010. Attualmente lavora a Another Anagram of Ideas, un progetto per il quale ha vinto la borsa di studio per l’arte in America Latina dal MoMA – New York e Cisneros Institute, e al lavoro di danza RAW ON per Paris Performance alla Pernod Ricard Foundation. Tra il 2019 e il 2021 è stata coreografa associata del progetto Dancing Museums in Francia e ha sviluppato la ricerca tra MAC Val e La Briqueterie CDCN. In collaborazione ha realizzato la serie di opere intitolata Rádio Concha con la filosofa Maria Fernanda Novo per i Trienal Frestas, nonché la mostra coreografica WOMEN PART 3 con Ghyslaine Gau e Annabel Guérédrat, poi ha lavorato con la partecipazione di @Favelinhadance e Chassol su il saggio intitolato RACE nel 2021. Nel 2022, oltre a girare i propri pezzi e insegnare in vari programmi, partecipa anche a Usage du Terrain, un progetto avviato da Rémy Héritier con un gruppo di 9 artisti transdisciplinari. Ana Pi è artista associata presso Latitudes Prod., l’ufficio di produzione di Latitudes Contemporaines.

BIGLIETTI
Ingresso gratuito per tesserati DiDstudio, con prenotazione a info@lealleanzedeicorpi.org (indicare se possessori della tessera) | Tessara DiDstudio, annuale euro 5